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CAPITOZZATURA

La “capitozzatura” è un intervento scorretto, non basato su alcun principio scientifico, dannoso per le piante. Purtroppo largamente utilizzata soprattutto lungo i viali alberati di cui abbiamo tanti esempi in Friuli e nella provincie di Trieste e Gorizia ma non solo: prevede il taglio drastico ed indiscriminato senza rispettare la fisiologia, l’architettura e la morfologia del “sistema Albero”.
Nonostante sia una pratica vietata dal Regolamento del verde pubblico del Comune di Trieste, che indica espressamente che non sono ammesse modifiche sostanziali alla chioma, è purtroppo una pratica ancora largamente diffusa e difficile da “estirpare” e consiste nel taglio internodale utilizzato per ridurre l’albero in altezza e dimensione.

Conseguenze:

– La reazione dell’albero in seguito alla capitozzatura è una produzione smisurata di rami nel tentativo di ricostruire l’apparato fogliare necessario alle sue funzioni vitali. I rami prodotti da gemme dormienti sono lunghi ed esili, mal inseriti e di facile rottura. Per la ricostruzione della chioma, l’albero consuma grandi quantità di energia immagazzinata invece per altre funzioni (difesa da insetti e malattie, riserve in caso di crisi idriche, funzioni dell’apparato radicale; ciò fa sì che l’albero si indebolisca, riduca le sue capacita di difesa e abbia minore capacità di ripresa in caso di eventi straordinari. Le sue aspettative di vita si riducono.

Una consulenza gratuita dei nostri tecnici arboricoltori vi presenterebbe tutte le alternative preferibili.

– I tagli di capitozzatura sono troppo estesi e mal posizionati per venir cicatrizzati. L’applicazione di mastici cicatrizzanti é inutile poiché gli stessi sono la via preferenziale per l’ingresso di parassiti e patogeni, i quali poi devono essere contrastati a loro volta in quanto dannosi per la pianta.

Albero vittima di capitozzatura alla rotonda del Boschetto a Trieste

RECUPERO DI ALBERI CAPITOZZATI

Il recupero di alberi capitozzati è un intervento di ricostruzione della chioma difficile, ma non impossibile. Sicuramente necessita di un tempo molto lungo poiché bisogna andare a reimpostare la chioma da capo.

I nostri tecnici di arboricoltori professionisti si scontrano molto spesso con queste situazioni di recupero di alberi di pregio, e riusciranno comunque a ricostruire la chioma partendo dai rami migliori.

In ogni caso, ci teniamo a sottolineare che una volta che l’albero viene capitozzato perde inevitabilmente la sua bellezza originale.

Ciò comporta la necessità di un controllo periodico dei tagli.

– Le parti dell’albero che noi normalmente osserviamo sono la chioma e il fusto, ciò nonostante l’apparato radicale é ugualmente importante. Le radici infatti hanno una doppia funzione: assorbimento dell’acqua e delle sostanze nutritive dal terreno e ancoraggio. La lesione del fusto e l’asportazione dell’intera chioma portano a una morte e marcescenza di parte dell’apparato radicale ad esse connesso. Con conseguenze facilmente immaginabili.

– L’albero perde completamente la sua dignità e la sagoma caratteristica di ogni specie. Perde il suo valore economico, paesaggistico ed ambientale

– I costi, all’inizio apparentemente minori, si ripresentano periodicamente per la gestione dell’albero: taglio periodico dei polloni per scongiurare il rischio di rottura, controllo dei tagli per verificarne lo stato di salute, vita più breve e di conseguenza anticipata sostituzione.

Soluzioni:

Un albero capitozzato necessita di una frequente manutenzione ordinaria. In alcuni casi è possibile operare un’operazione di ripristino con l’obiettivo di ricostruire parzialmente la chioma. Se si ha la necessità di potare un albero e di ridurre una parte di esso é possibile effettuare una potatura a regola d’arte nel pieno rispetto dell’albero e con costi di gestione futuri ridotti.

E’ fondamentale, nella scelta della varietà, optare per alberi della dimensione adeguata al luogo dove verranno piantati ed effettuare una potatura di impianto e di formazione corretta.